piazzale don Enrico Perfetti - la targa

DON ENRICO – IL RICORDO Ricorre oggi, 7 settembre, l’anniversario della nascita di don Enrico Perfetti. Indimenticabile parroco della Sacra Famiglia fino al 2003, il sacerdote ha lasciato questo mondo il 1 giugno 2015. Un mese fa, il giorno di Ferragosto, l’amministrazione comunale gli ha dedicato il piazzale adiacente la chiesa che lui fece costruire. Ecco un mio personale ricordo di lui e racconto della cerimonia (vedi anche il video seguente).

Noi quarantenni ci siamo nati. I più anziani ci sono cresciuti. I più giovani hanno fatto in tempo a conoscerlo. Don Enrico Perfetti è stato molto più che un semplice parroco. È stato Porto San Giorgio. E anche il quartiere nord, dove ha fatto costruire la chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia. Quella che si trova nel tratto nord di viale dei Pini, accanto all’ex piazzale Sarajevo, dal giorno di Ferragosto 2021, poco meno di un mese fa, diventato “Piazzale don Enrico Perfetti”.

La chiesa

Che la si conosca o meno, che la si frequenti o no, tutti hanno presente qual è: “La damigiana”, è soprannominata così per via della sua forma. Il giovane sacerdote don Enrico arrivò a Porto San Giorgio negli anni ‘50, nel 1954 per l’esattezza, dalla “sua” Corridonia, arrivando nell’unica parrocchia esistente a quell’epoca, San Giorgio Martire. Ha aiutato il parroco, come ha fatto anche don Gabriele Amurri da quando fu assegnato nel 1958. A quell’epoca curavano il catechismo, aiutavano formando i chierichetti, davano una mano alla chiesa. Sarebbero stati il futuro della fede sangiorgese. Don Gabriele avrebbe poi fatto costruire l’attuale chiesa di Gesù redentore, a sud. Don Enrico Perfetti, invece, nel 1962, viene chiamato a essere parroco della chiesa che ha fortemente voluto far costruire, per la comunità che nasceva a nord della città.

«Giovanissimo ma estremamente determinato, col suo cappello a falde larghe e la lunga tonaca, ha avuto un ruolo di primo piano non solo nella costruzione della chiesa ma anche nello sviluppo del quartiere. Per la zona è stato una sorta di ‘levatrice’. Accolse in parrocchia, tra i primi in Italia, il Cammino neocatecumenale favorendo a Porto San Giorgio lo sviluppo anche del turismo religioso grazie alla realizzazione del centro internazionale. Questa iniziativa è stata doverosa affinché se ne perpetui la memoria» ha detto il sindaco Nicola Loira, nel suo discorso prima della preghiera di benedizione guidata dall’arcivescovo Rocco Pennacchio.

piazzale don enrico perfetti la cerimonia
Un momento della cerimonia. Da sinistra l’attuale parroco don Piero Quinzi, l’arcivescovo Rocco Pennacchio, il sindaco Nicola Loira, don Gabriele Amurri
La cerimonia

Prima la messa, celebrata dall’arcivescovo, poi il momento in cui la targa è stata scoperta, facendo diventare il piazzale “Don Enrico Perfetti, parroco dal 1962 al 2003”. Una cerimonia alla quale erano presenti i parenti del sacerdote scomparso. C’era pure il fratello. Con un tono di voce che sembrava quello di don Enrico. Uguale proprio, direbbero coloro che ancora ricordano le sue parole, fatte non solo di omelie e commenti alla Parola, ma anche di consigli e conforti, punto di riferimento anche per chi non frequentava la chiesa.

Era amato da tutti e nel 2015 è scomparso. E chi l’ha conosciuto, e ha un qualsiasi ricordo di don Enrico, può partecipare a un’iniziativa editoriale curata da Lauro Salvatelli. E’ stato creato un indirizzo di posta elettronica ( donenricoperfetti@gmail.com ) dove chiunque può inviare materiale e ricordi, che saranno poi utilizzati per una pubblicazione.

Di Chiara Morini

In copertina: La targa

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